di Fabrizio Pes, tuo babbo ...
Non siamo mai stati una famiglia di grandissimi viaggiatori, e forse anche per questo motivo quei 👈 pochi viaggi di piacere fatti, scelti con ogni cura dei dettagli, restano indelebili nella mente. La maggior parte delle nostre vacanze le abbiamo condivise con gli amici, ma non meno volentieri abbiamo scelto di farne anche in intimità, noi quattro. Anche perché - mi sia permesso di ostentarlo - quattro, in famiglia, è il numero perfetto. Essendo poco spendaccioni, diffidenti e fortemente attratti dal comfort casalingo, le nostre sono sempre state, comunque, vacanze "mordi e fuggi". Anche se crediamo di non esserci mai fatti mancare niente, in termini di esperienze e di divertimento.
Ricordo che la prima vacanza...
...in assoluto con Marika appresso risale all'aprile del 2009. Un inizio col botto, visto che coincise anche col suo primo viaggio in aereo, preso per raggiungere la coetanea cuginetta a Roma 👇, ospiti dei suoi genitori.Di queste occasioni non conservo particolari ricordi con Marika, poiché ancora capace di interagire al di sotto delle proprie potenzialità. E soprattutto non autonoma, in quanto costretta ancora sul passeggino. Quasi un bagaglio, diciamo. Chiaramente, il bagaglio più pregiato.
Con una Marika più consapevole, sebbene ancora giovanissima, ricordo per esempio, diversi campeggi al Lido di Orrì di Tortolì, in tenda 👇👇, soli, ma più spesso in compagnia.
Per queste nuove opportunità, la famiglia s'era già allargata, e le piccole Pes s'intrattenevano molto volentieri, sia tra di loro, che con i giochi e l'animazione a disposizione degli ospiti. Una meta nostalgica, tra l'altro, se si considera che per il 2024 era già stato prenotato un "revival", per ripetere, soprattutto loro, l'esperienza con una diversa consapevolezza e l'ebrezza della "semindipendenza" adolescenziale. Revival poi brutalmente annullato dal fato.
Così piccole ricordo anche le due settimane da affittuari a Pistis (luglio 2011), massacrati dalle zanzare, il pernotto nelle campagne tra Talana e Lotzorai, immersi nei "profumatissimi" boschi inceneriti. Fu l'occasione in cui visitammo su Gorroppu e Baunei paese, ad esempio, ma ancora si trattava di vacanze perlopiù fatte per appagare nostre esigenze, alle prime esperienze da genitori, quindi un po' esibizionisti e desiderosi di esporre i nostri nuovi gioielli in vetrina. A loro, in realtà, poco fregava; bastava portarsi appresso le bambole e le costruzioni, e potevano girare il mondo senza accorgersene.
Diverse sono state le vacanze di una sola notte. Tipo quelle (di nuovo) di Tortolì... una in occasione del Giro d'Italia 👇...
.. e l'altra, così a caso senza motivazione specifica. Fu quest'ultima, quella dove ricordo di averci cagato l'anima in un bar e dove "qualcuna" s'ingozzò a colazione ignorando si trattasse di un'extra a pagamento. Di una sola notte fu anche quella nel campeggio di Girasole 👇...
...dove ricordo l'insonnia (di tutti) per la preoccupazione di ricevere visite indesiderate (tipo topi, ragni, serpenti...) in una tenda non esattamente ermetica. Quella nel campeggio di Torre Grande, di cui ricordo la finale dei mondiali Francia - Croazia al pomeriggio, vista al bar con turisti tifosi, e il dente (meno male, "da latte") estratto accidentalmente alla cuginetta, con una mazza di golf. Quella di Villasimius, dove invece la finale che vedemmo fu quella degli europei (da calciofili, ci saranno sempre per forza riferimenti di questo tipo). Quella di Sant'Antioco, offertaci come "bomboniera", senza spoilerarci la meta, della quale ricordo soprattutto l'eccitazione delle ragazze per la sorpresa, più che l'esperienza in se, comunque distinta. Con Marika, che perspicacissima come sempre, si vantò d'aver previsto e azzeccato la destinazione, forse perché corrispondeva al suo desiderio.
Le altre più significative fatte non si sono mai dilungate troppo. Sempre sotto la settimana di durata. E sempre low cost. Tra queste, ne ricordo altre di Tortolì - evidentemente metà preferenziale - tra cui quella in cui ci disimpegnammo spensierati nell'autoscontro 👇...
...e in cui ci storpiarono il cognome nel bigliettino di prenotazione in pizzeria (famiglia "Peff" 👇)...
...e l'ultima in assoluto, nell'estate del 2023, ossia quella dell'insopportabile condizionatore che gracchiava, del giro in canoa a Cea, e delle lezioni su come computare intonaci e pavimenti (funzionali alle sue ambizioni ingegneristiche). Quella di Agrustos, dove fummo sorpresi dal temporale nelle spiagge di San Teodoro 👇...
...o di Lu Bagnu, dove pioggia e vento ci dirottarono sul Coghinas a fare bagni termali (sulle acque libere), e dove i piccioni si appollaiavano sull'applique sopra la porta, tenendo praticamente in ostaggio le ragazze, impaurite. Quella di Orosei - la più lussuosa, perché fatta col bonus vacanze - dove infatti ci trovammo a disagio con una raffinatezza a noi (rustici) sconosciuta. Soprattutto a tavola. Quella di Castelsardo, di cui ricordo la visita al castello con l'ebrezza tipica di un caffè ammazzato più di una volta e la fuga continua dai temporali, che ci portarono, radar meteo alla mano, fino a Santa Teresa di Gallura, solo per fare un bagno. Quella di Stintino, dove ricordo la ferita di Manuela sul polpaccio (che ancora lamenta con tono accusatorio) e gli slalom di entrambe sulle mattonelle del lungomare di Alghero 👇 (meta per una sera).
Quella di Badesi, dove ricordo la cacca fatta tra gli scogli in un secchiello nella vicina Isola Rossa, poco prima di cena, e le doghe del letto imprudentemente rotte. Quella di Cardedu e quella di Alghero, entrambe dell'estate 2020 - quest'ultima forse la più lunga (cinque notti, prendere o lasciare) - dove ricordo essermi praticamente incastrato tra le mura di un campanile, le grigliate della spiaggia di Mugoni, ma soprattutto dove ricordo la schizzinosità nei confronti di chiunque s'incontrasse, poiché considerato possibile untore. Era infatti il periodo in cui in Sardegna partì la famosa seconda ondata di Covid.. quella, si disse, portata dai Milanesi in Costa Smeralda, che riportò in auge le odiatissime mascherine, anche all'aperto.
Niente vacanze all'estero, ma diverse in continente. Tra cui le tre occasioni a Monteveglio, ai piedi dei Colli Bolognesi, dalla zia. La prima con la Meriva, nel 2012, con approdo Civitavecchia, la volta che fummo costretti a passare per il Pronto Soccorso del paese di Bazzano, dove a Marika fu diagnosticata la varicella. In forma leggera, per fortuna; e per questo incapace di rovinarci le vacanze, anche se ci costrinse a comportamenti da clandestini, soprattutto in nave 👇, per non impestarla.
Visitammo i centri storici di Bologna e Modena, la vicina Vignola, Barberino del Mugello (per shopping) e, fugacissimamente, Pisa. La seconda e la terza in aereo 👇, una volta attraverso l'aeroporto di Bologna, e una volta da Parma, quando però la nebbia ci dirottò comunque a Bologna (dopo due falliti tentativi di atterraggio). In queste occasioni visitammo il Lago di Garda (dalle sponde di Sirmione), Venezia e i suoi caratteristici canali, Mantova e il suo lungolago, Cattolica e il suo acquario (solo per far fuori i coupon ritagliati dalle copertine dei quadernoni di scuola) e la panoramicissima San Marino, da dove si poteva osservare tutta la "vastità" che in quel momento ce ne fregava.
In realtà all'estero, ci saremmo dovuti andare, e lo avremmo fatto, nel 2020, se la pandemia non avesse fatto saltare la crociera sul Mediterraneo e blindato l'acconto in un voucher d'agenzia. Voucher che riuscimmo a sfruttare solo qualche anno dopo, cambiando totalmente, però, destinazione, allorquando pianificammo il bis a Roma. La vacanza probabilmente più apprezzata. Di sicuro, per Marika, la più emozionante, per sua stessa ammissione. Affrontata esattamente nel novembre del 2022... di questa vacanza ricordo il parcheggiatore incazzato per il nostro ritardo.. il volo di andata con i tifosi del Pisa di rientro dalla trasferta alla Domus.. il taxi e il check-in in piena notte.. l'appartamento vetusto e freddo nel Rione Trionfale.. la fila fatta due volte, sotto il sole cocente, per l'accesso in piazza San Pietro e visione/ascolto live del celeberrimo Angelus.. gli oltre ventiseimila passi 👇...
...per andata allo Stadio Olimpico e ritorno, e li i canti clamorosi, le scenografie, il rigore sbagliato e il pareggio della Roma al 93°.. il cappuccino rovesciato al bar che avevamo scelto per le nostre colazioni.. e le tante attrazioni monumentali - che ci siamo accontentati di vedere da fuori - e paesaggistiche. Il tutto col privilegio di passeggiare con Marika sotto braccio. Già da allora, il mio angelo custode.
Difficile dire se siamo stati interrotti sul più bello. O se il meglio era già stato vissuto o doveva ancora arrivare. Di sicuro c'è che occasioni per svagarci assieme ce ne sarebbero state altre. Perché le ragazze ancora non mostravano indifferenza o insofferenza a stare in famiglia, ma anzi cominciavano a impegnarsi in prima persona a proporre mete e cercare alloggi. Per quanto mi riguarda le vacanze sono terminate... e di viaggio me ne resta solo uno da compiere... spero il più tardi possibile (perché i miei compiti non si sono ancora esauriti). Non ci sarò io al volante e non sarà probabilmente un viaggio piacevole, ma è la destinazione che conta... perché anche se non ci credo più di tanto, in tanti mi garantiscono che ci sarai te ad accogliermi, e stavolta per non lasciarci più 💓.
Per sempre grato
Ciao cucciola 😘
* Ps.. se tra coloro che hanno condiviso con noi alcune di queste vacanze ci fosse qualcuno che volesse aggiungere dettagli e ricordi, compirebbe gesto gradito. Può farlo, ovviamente, col modulo commenti.
Il viaggio della vita è già di per sè meraviglioso , se poi si fá intensamente con i propri amori della nostra vita ... allora sì che si può affermare di aver fatto un viaggio da sogno 😍. Non ha importanza la meta o l’alloggio conta solo con chi lo fai il viaggio e tutte le emozioni che hai provato e che ti restano nel cuore . Sempre grata di averla conosciuta ❤️
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EliminaTanti viaggi avevano programmato di fare con la mia piccola mi ha sempre raccontato i loro progetti riguardo i viaggi futuri da fare assieme 😞 sempre nei nostri pensieri e nel nostro cuore ❤️ ti vogliamo bene piccolo angelo ❤️
RispondiElimina❤ si... Avevano progettato tante avventure😔
EliminaAlcune volte abbiamo organizzato qualche piccola vacanza insieme, ma la maggior parte delle volte ci siamo incrociati per una cena o pranzo o giornata al mare, perché quasi ogni anno le ferie e la location coincidevano così abbiamo sempre fatto in modo di vederci…. Fino alla scorsa estate a Tortolì meta molto ambita anche da noi. Tanti ricordi e foto insieme lo testimoniano, come la “bomboniera” a Sant’Antioco a sorpresa… Momenti bellissimi e indimenticabili ♥️
RispondiElimina❤💔
EliminaIl loro secondo incontro🥰 ricordo come se fosse oggi quando si è aperto l'ascensore,io e Marika ci siamo guardate e lei mi ha regalato il piu' bel sorriso sdentato del mondo🥰
RispondiElimina❤
Elimina❤️
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