di Fabrizio Pes, tuo babbo ...
Normalmente, nelle nuove generazioni, le ragazzine di quindici anni hanno idoli nel mondo dello spettacolo, tra i cantanti o gli attori.. meno frequente in quello dello sport.Diciamolo chiaramente, se Marika si è avvicinata al calcio il merito - o il demerito, dipende dai punti di vista - è del sottoscritto. Ma se si è poi appassionata, il merito - o il demerito - è tutto suo.
I calciatori che idolatrava non erano tantissimi, erano selezionati. Si andava da...
Scamacca a Frattesi, passando per Rafael Leao e Zalewski, restando nei confini nazionali, e Bellingham e Pedri all'estero. Stiamo parlando non di ammirazione tecnica, non di tifo, bensì si valutazioni estetiche tutte sue.Un gradino sopra questi tre stava Orsolini, attualmente al Bologna, che l'ha ispirata anche nella fase che anche lei ha avuto, passeggera, dedicata ai giochi online, dove spesso utilizzava il nickname "Orsolina".
Al posto d'onore c'era sicuramente Barella, dal quale ricevette in regalo da un caro amico (anche lui non più tra noi 💓), all'oscuro della sua preferenza, la maglia originale n. 18 usata negli anni di militanza al Cagliari. Calciatore che ha continuato a seguire anche una volta trasferitosi oltremare, e al quale è legata la scelta dell'iconico numero 23 (che ha all'Inter) che Marika ha trasferito sulle maglie di pallavolo, trasformandolo a sua insaputa nel simbolo che la identificherà per sempre.
Il gradino più alto del podio spetta però a un calciatore straniero, mai stato in Italia. Si tratta di Gavi del Barcellona, forse osannato più degli altri anche per motivi anagrafici. Essendo giovanissimo, quindi in teoria "più avvicinabile". Gavi è ancora sulla schermata di home del suo cellulare. E di Gavi è la personalizzazione del completino che ha ricevuto dall'amica del cuore, in regalo per il suo quindicesimo compleanno.
Per sempre grato.
Ciao Cucciola 😘
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