di Greta Bandino ...
...continua...Mi manca questo di noi, la quotidianità, quei piccoli gesti che poi ora mi ritrovo a non credere così piccoli, mi manca saperti nei momenti importanti come quando a casa tua quel gennaio abbiamo scoperto che ero passata alle prime selezioni di chimica (un corso che tra l'altro ho iniziato grazie a te) la mezz'ora a cercare il mio nome in quell'elenco lunghissimo, lo sconforto di non trovarlo e poi la chiamata di aurora che smentiva tutto, che con orgoglio mi comunicava il mio essere passata. Le risate perché in due non siamo riuscite a trovarlo comunque in quella lista il mio nome anche dopo.
Mi mancano i tuoi "sono orgogliosa di te cuore"
Mi mancano i nostri balli davanti alla TV quando abbiamo cercato di imparare il liscio e lasciamo perdere che ci siamo quasi uccise facendolo, oppure la samba con la sigla di rio de Janeiro, mi hai quasi lanciato contro la finestra per sbaglio ma cosa non si fa per una samba ben riuscita. Per non parlare delle serate karaoke (chiedo a scusa a tutti i tuoi vicini di casa in anticipo) dove cantavamo le canzoni del festival bar soprattutto mina che ogni tanto cambiava i testi delle canzoni come dicevi tu, cantavamo a squarcia gola. Non dimenticherò mai quella nostra "se telefonando io" dove abbiamo probabilmente toccato il fondo della nostra carriera musicale, penso che non se la dimenticheranno mai neanche i tuoi vicini di casa.
Tu che mi avevi inculcato la passione per la skincare tutte le sere guai se la mattina non usassi il detergente viso, mi manca dirti che non ti sei risciacquata bene e che hai delle piccole macchioline bianche, e aiutarti a toglierle.
Mi mancano le tue discussioni con Nicola la mattina perché il suo pullman era in ritardo e rimproveravi i suoi sto "arrivando sono all'ospedale" e mi dicevi costantemente "il tuo ragazzo ha una percezione di sto arrivando molto discutibile" ma alla fine vuoi due siete sempre stati così, sempre pronti a punzecchiarsi a vicenda, ma che in realtà era un volervi bene tutto vostro, come posso dimenticare quando lo prendevi da una parte e gli facevi i discorsi da migliore amica iperprotettiva che però grazie a dio non ho mai avuto il piacere di sorbire in prima persona.
Mi mancano le tue smorfie di sofferenza quando Cancedda ti prendeva il libro per dettare i compiti di matematica e girava le pagine con troppa poca cautela e te veniva l'ansia che potesse rovinare il tuo libro immacolato.
Mi manca fare i compiti con te quando mi spiegavi fisica perché io non capivo molto dalle spiegazioni. Mi mancano i viaggi in treno verso Cagliari per uscire quando sembravamo due signore di una certa età che parlavano degl'anni d'oro della propria vita. Mi manca la tua guerra per prendere il pullman dove a momenti abbandonavi la tua gentilezza per poter spingere ed entrare per prima per sederti. Mi mancano le nostre discussioni sulla vita dalle più stupide alle più profonde mi manca sentirti minacciare Alessandro con la tua borraccia.
Mi manca andare a fare shopping con te mi mancano i pranzi e le cene fatte insieme, anche quelle pericolose dove abbiamo quasi incendiato tutto ma in fondo io e te eravamo pronte a Master chef, avevamo bisogno solo di più pratica. Mi mancano le foto stupide che ci facevamo insieme. Mi manca vederti progettare la casa per l'università in cui io e te avremmo vissuto. Mi manca vederti guardare le notifiche del telefono quando qualcuno faceva gol. Mi mancano gli insulti ai calciatori quando si infortunavano e non li potevi usare al fantacalcio. Mi mancano le tue sedute di armocromia.
Mi mancano le vacanze di natale dal tuo punto di vista che se davo retta a te sarebbero iniziate con tre mesi di anticipo. Mi manca essere noi nei momenti più strampalati. Mi mancano i tuoi consigli le tue parole i tuoi abbracci e tuoi baci, mi manchi tu che prima di uscire da scuola mi davi un bacio sulla guancia con il tuo "ci vediamo domani cuore". Mi manca capirci con uno sguardo. Mi mancano i nostri caffè lunghi dopo pranzo. Mi manca saperti nei momenti in cui ho bisogno come quel dicembre che mi hai accompagnato davanti all'ospedale per salutare nonno.
Mi manca il nostro divano con le coperte fino al collo a guardare i film. Mi manca tenerti la mano. Mi manca consigliarti le letture. Mi mancano le nostre risate senza senso.
Mi manchi tu Mari e io non so che fare, mi hai lasciato all'improvviso senza che me ne accorgessi, piano piano ti sei spenta, per volare lontano in posto che spero sia migliore di questa terra, spero che tu ci stia guardando (ho l'impressione che con me tu non guardi soltanto ma ogni tanto tu abbia anche la tentazione di tirarmi qualcosa in testa) il vuoto che hai lasciato resterà incolmabile, perché io come tanti la mattina continuo a sperare di leggere il tuo buongiorno e di svegliami da questo incubo sentendo la tua risata.
Mi mancheranno tante cose di noi che avremmo dovuto fare insieme, come le autiste l'una dell'altra una volta presa la patente. I viaggi in giro per il mondo soprattutto in Spagna e io e te sappiamo il perché. La nostra laurea dove avevamo già preventivato tutto. Le vacanze nella casa al mare a Calasetta di cui tu teoricamente non dovevi sapere l'esistenza. Mi mancheranno i tuoi messaggi tutti i giorni, i tuoi abbracci e la tua presenza che mi rassicurava. Ma la cosa che mi mancherà più di tutte sarà vederti entrare a scuola la mattina con il tuo zaino blu, e vivere quel lieto fine che questa storia doveva avere perché me lo avevi promesso che io e te ci saremmo riviste dopo quel 26 marzo in bidelleria che avremmo continuato le nostre vite come sempre, le due migliori amiche pazze che vagavano per la scuola abbracciate. Marika io aspetto ancora quel giorno e lo farò per sempre fino a quando sarò su questa terra, primo o poi io e te ci rincontreremo e potremmo darci quell'abbraccio che ora desideriamo entrambe, vorrei poterti dimostrare che quell'ultima promessa che mi hai fatto fare la manterrò e ti renderò fiera per quell'ultimo "cuore sono orgogliosa di te".
Mi mancano i tuoi "sono orgogliosa di te cuore"
Mi mancano i nostri balli davanti alla TV quando abbiamo cercato di imparare il liscio e lasciamo perdere che ci siamo quasi uccise facendolo, oppure la samba con la sigla di rio de Janeiro, mi hai quasi lanciato contro la finestra per sbaglio ma cosa non si fa per una samba ben riuscita. Per non parlare delle serate karaoke (chiedo a scusa a tutti i tuoi vicini di casa in anticipo) dove cantavamo le canzoni del festival bar soprattutto mina che ogni tanto cambiava i testi delle canzoni come dicevi tu, cantavamo a squarcia gola. Non dimenticherò mai quella nostra "se telefonando io" dove abbiamo probabilmente toccato il fondo della nostra carriera musicale, penso che non se la dimenticheranno mai neanche i tuoi vicini di casa.
Tu che mi avevi inculcato la passione per la skincare tutte le sere guai se la mattina non usassi il detergente viso, mi manca dirti che non ti sei risciacquata bene e che hai delle piccole macchioline bianche, e aiutarti a toglierle.
Mi mancano le tue discussioni con Nicola la mattina perché il suo pullman era in ritardo e rimproveravi i suoi sto "arrivando sono all'ospedale" e mi dicevi costantemente "il tuo ragazzo ha una percezione di sto arrivando molto discutibile" ma alla fine vuoi due siete sempre stati così, sempre pronti a punzecchiarsi a vicenda, ma che in realtà era un volervi bene tutto vostro, come posso dimenticare quando lo prendevi da una parte e gli facevi i discorsi da migliore amica iperprotettiva che però grazie a dio non ho mai avuto il piacere di sorbire in prima persona.
Mi mancano le tue smorfie di sofferenza quando Cancedda ti prendeva il libro per dettare i compiti di matematica e girava le pagine con troppa poca cautela e te veniva l'ansia che potesse rovinare il tuo libro immacolato.
Mi manca fare i compiti con te quando mi spiegavi fisica perché io non capivo molto dalle spiegazioni. Mi mancano i viaggi in treno verso Cagliari per uscire quando sembravamo due signore di una certa età che parlavano degl'anni d'oro della propria vita. Mi manca la tua guerra per prendere il pullman dove a momenti abbandonavi la tua gentilezza per poter spingere ed entrare per prima per sederti. Mi mancano le nostre discussioni sulla vita dalle più stupide alle più profonde mi manca sentirti minacciare Alessandro con la tua borraccia.
Mi manca andare a fare shopping con te mi mancano i pranzi e le cene fatte insieme, anche quelle pericolose dove abbiamo quasi incendiato tutto ma in fondo io e te eravamo pronte a Master chef, avevamo bisogno solo di più pratica. Mi mancano le foto stupide che ci facevamo insieme. Mi manca vederti progettare la casa per l'università in cui io e te avremmo vissuto. Mi manca vederti guardare le notifiche del telefono quando qualcuno faceva gol. Mi mancano gli insulti ai calciatori quando si infortunavano e non li potevi usare al fantacalcio. Mi mancano le tue sedute di armocromia.
Mi mancano le vacanze di natale dal tuo punto di vista che se davo retta a te sarebbero iniziate con tre mesi di anticipo. Mi manca essere noi nei momenti più strampalati. Mi mancano i tuoi consigli le tue parole i tuoi abbracci e tuoi baci, mi manchi tu che prima di uscire da scuola mi davi un bacio sulla guancia con il tuo "ci vediamo domani cuore". Mi manca capirci con uno sguardo. Mi mancano i nostri caffè lunghi dopo pranzo. Mi manca saperti nei momenti in cui ho bisogno come quel dicembre che mi hai accompagnato davanti all'ospedale per salutare nonno.
Mi manca il nostro divano con le coperte fino al collo a guardare i film. Mi manca tenerti la mano. Mi manca consigliarti le letture. Mi mancano le nostre risate senza senso.
Mi manchi tu Mari e io non so che fare, mi hai lasciato all'improvviso senza che me ne accorgessi, piano piano ti sei spenta, per volare lontano in posto che spero sia migliore di questa terra, spero che tu ci stia guardando (ho l'impressione che con me tu non guardi soltanto ma ogni tanto tu abbia anche la tentazione di tirarmi qualcosa in testa) il vuoto che hai lasciato resterà incolmabile, perché io come tanti la mattina continuo a sperare di leggere il tuo buongiorno e di svegliami da questo incubo sentendo la tua risata.
Mi mancheranno tante cose di noi che avremmo dovuto fare insieme, come le autiste l'una dell'altra una volta presa la patente. I viaggi in giro per il mondo soprattutto in Spagna e io e te sappiamo il perché. La nostra laurea dove avevamo già preventivato tutto. Le vacanze nella casa al mare a Calasetta di cui tu teoricamente non dovevi sapere l'esistenza. Mi mancheranno i tuoi messaggi tutti i giorni, i tuoi abbracci e la tua presenza che mi rassicurava. Ma la cosa che mi mancherà più di tutte sarà vederti entrare a scuola la mattina con il tuo zaino blu, e vivere quel lieto fine che questa storia doveva avere perché me lo avevi promesso che io e te ci saremmo riviste dopo quel 26 marzo in bidelleria che avremmo continuato le nostre vite come sempre, le due migliori amiche pazze che vagavano per la scuola abbracciate. Marika io aspetto ancora quel giorno e lo farò per sempre fino a quando sarò su questa terra, primo o poi io e te ci rincontreremo e potremmo darci quell'abbraccio che ora desideriamo entrambe, vorrei poterti dimostrare che quell'ultima promessa che mi hai fatto fare la manterrò e ti renderò fiera per quell'ultimo "cuore sono orgogliosa di te".
post scritto il 17 giugno 2024
😢
RispondiElimina😭💔
RispondiElimina😭😭😭😭😭
RispondiEliminaGrazie
❤️
RispondiElimina❤️
RispondiElimina❤️
RispondiElimina❤️ ❤️ manchi. Guardaci da lassù, mandaci un segno. Ne abbiamo bisogno.
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