Marika viene concepita da Babbo Fabrizio e Mamma Sabrina una notte di gennaio del 2008, dopo tre anni di vani tentativi... 👇
...e nasce presso l'ospedale di San Gavino Monreale alle 4:55 del 28 ottobre del 2008. E' un martedì meteorologicamente avverso: tuona e piove copiosamente. 👇
Marika cresce nella casa dei genitori, al civico 8 della via Oristano a Gonnosfanadiga, provincia allora del Medio Campidano. Inizia a parlare abbastanza presto, e al compimento del primo anno di vita già cammina in autonomia. 👇
All'età di venti mesi i genitori le regalano una sorellina: alle ore 16 del 2 luglio 2010, nasce, infatti, Manuela.
Marika è già una bimba consapevole, e accoglie Manuela con grande affetto, e con lei lega immediatamente diventando sua compagna di giochi per tutta l'infanzia. 👇
Marika frequenta appena possibile il baby parking privato del suo paese... 👇
...poi a tre anni comincia il suo percorso alla Materna statale. 👇
Da subito però respira con fatica, affannosamente, e necessita di frequentissimi lavaggi nasali con soluzione fisiologica. Il problema non si risolve e rende necessario un intervento chirurgico per l'asportazione delle adenoidi, subito alla tenera età di tre anni e mezzo, presso il CTO di Iglesias. 👇
A sei anni, come tutti i bambini della sua età , fa il suo esordio alla scuola elementare, dove si dimostra subito curiosa e motivata. 👇
Nel frattempo non si sono risolti del tutto i problemi respiratori, e la notte va spesso in apnea; Marika accede quindi a cure termali...
e si sottopone terapie d'urto, ma finisce per dover sopportare un secondo intervento chirurgico, nell'ottobre del 2016, presso la clinica Sant'Antonio di Cagliari. 👇
Sembra la volta buona, ma la situazione si risolverà solo qualche mese dopo, allorquando scoprirà di essere allergica agli acari della polvere, e grazie a federe e lenzuola apposite supera finalmente i suoi problemi.
Marika andrà oltremare diverse volte per svago. Lo farà per ben tre volte in Emilia, dove vive la zia Paola, e sfrutterà le occasioni per visitare Bologna, Mantova, Modena, Venezia, Cattolica, San Marino e Sirmione... citando solo le località più rappresentative. Per due volte invece visiterà Roma, prima dalla cugina Laura ad appena un anno, poi di nuovo nel 2022. Poi solo Sardegna. 👇👇
L'anno prima, nel 2015, i genitori hanno costruito una casetta nell'agro gonnese, in località Lierus, e li, due anni dopo, accoglie il suo cagnolino Max, con la gemellina Mimì. Max purtroppo scompare presto in circostanze misteriose; per Marika è un brutto colpo, che assorbirà solo qualche mese più tardi, quando, sempre a Lierus, arriverà un meticcio che chiamerà Mirko. E' amore a prima vista. La sua famiglia ha anche altri due cani: Filippo e Romina, che oggi riposano proprio nella campagna di Lierus, e anche a loro non ha fatto mancare il suo affetto. 👇👇
Il percorso nella scuola media è eccellente, e si conclude con un 10 e lode. Abbraccia gli anni pandemici, trascorsi tra lockdown, coprifuoco e zone colorate, quindi spesso in DAD. Marika li affronta con maturità , ed è in quel contesto che cementa il rapporto con la sua famiglia. 👇
Sceglie poi di iscriversi al Liceo Scientifico, optando per il corso Scienze Applicate, avendo da sempre in mente di diventare un futuro ingegnere. Quando interromperà poi bruscamente la sua esperienza, starà sfiorando il 9 di media. 👇
Marika, come la maggior parte dei suoi coetanei, ha avuto normali problemi di vista, che l'hanno portata ad indossare prestissimo gli occhiali, che non ha mai lasciato del tutto, anche quando ha optato per le lenti a contatto. Nel 2022 corregge una malformazione all'arcata dentaria, e nel 2023, prima cura una seria congiuntivite, poi affida ad una nutrizionista la trasformazione del suo corpo; e grazie alla sua fenomenale applicazione perde poco più di 10 kg in quattro mesi, stando sempre perfettamente in tabella.
Inizia quindi il 2024. Marika è in seconda liceo, è impegnata nella squadra under 18 di volley della Polisportiva Primavera... 👇
...conquista ogni giorno un briciolo di indipendenza in più, coltivando amicizie anche fuori dal suo paese, che la portano spesso pure a spostarsi in autonomia.
Il 2024, appunto... che scorre con settimane quasi identiche... scuola, allenamenti, campionato, chiesa, stadio, uscite, ma anche tanta famiglia... fino a quel fottutissimo 26 di marzo.
E' un martedì, Marika ha la sveglia alle 6:30 come tutti i giorni, anche se ha la prima ora buca. Perché ha deciso di prendere il pullman alla solita ora e fare colazione con gli amici. Poi entra regolarmente a scuola ma non sta bene e chiama a casa per farsi venire a prendere. Sfiora i 41 di febbre e ha continui conati di vomito. Dopo l'ora di cena, mentre fuori piove, cala in uno stato soporoso che induce i genitori a chiamare la guardia medica. È l'inizio di un incubo. Lascerà casa alle due del mattino in ambulanza, viene dapprima rifiutata al Brotzu e quindi ricoverata al reparto infettive del Santissima Trinità di Cagliari per sospetta meningite. Il giorno dopo, il peggioramento delle sue condizioni, e l'incongruenza di alcuni esami, consigliano ai medici il trasferimento al Brotzu, dove trascorre la notte nel reparto di neurochirurgia al sesto piano. Marika al mattino successivo non si sveglia: è in coma. Viene sottoposta a una tac e operata alla testa d'urgenza, quindi entra in sala di rianimazione, dove non si risveglierà mai più. Si arrenderà definitivamente alla sorte avversa una piovosa sera di aprile, alle ore 23:23 di giovedì 18, dopo che qualche ora prima era stata dichiarata dai medici l'irreversibilità delle sue condizioni cliniche. E lo farà senza una diagnosi completa (individuata la malattia ma non la causa), nonostante anche accertamenti postumi.
Questa è la storia di una ragazza intelligente, umile, affettuosa, timida, ma con un'autostima in crescita, e, aspetto più importante, visibilmente serena. Una ragazza che sembrava una predestinata, invincibile... alla quale invece la sorte ha tarpato le ali, frustrandole prematuramente sogni e progetti, e strappandola in poche settimane a chi a lei s'è affezionata, lasciandoli nel più inconsolabile sconforto.
Ora a questo blog il compito di provare ad evitare che il suo ricordo sbiadisca, e di offrirle quel palcoscenico - seppur virtuale - che la sorte le ha negato con un inaccettabile atto di prepotenza.
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Arrivata con la pioggia cadente, e andata via con la pioggia cadente. Una apertura e una chiusura di parentesi un po' tristi e malinconiche, ma che hanno racchiuso al loro interno una vita invece assolutamente solare.
Ciao dolcissima Marika.
Cara Marika, prima o poi riuscirò a trovare il coraggio e la forza di scriverti qualcosa anche io...
RispondiEliminaPer ora posso solo ricordarti come faccio ogni giorno, con tanto affetto e nostalgia.
Un abbraccio, ovunque tu sia...
Zio Willy.
❤️❤️❤️❤️
RispondiEliminaHo letto solo ora la tua bellissima biografia cara Marika...ti ricordo ogni giorno e spesso ne mi soffermo a guardare qualcosa che attira la mia attenzione....tipo stamattina..guardavo il volo incerto di un uccellino caduto dal nido che io ho poi provveduto a mettere al riparo ...ho pensato a te...e ho provato a guardarlo con i tuoi occhi.......❤️
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