38 - Ti chiedo scusa

di Fabrizio Pes, tuo babbo ... 

Dolcissima Marika...

sei andata via troppo presto... e troppo all'improvviso... 

e non abbiamo avuto l'opportunità di condividere un bilancio del nostro vissuto assieme. Se non fossimo finiti dentro questo incubo, sicuramente prima o poi l'avremmo fatto... in una delle nostre conversazioni amichevoli, in quelle dove più che un padre e una figlia sembravamo due complici.

Sarebbe stata l'occasione per ringraziarti per i sentimenti che mi hai sempre manifestato, per darti delle spiegazioni, ma soprattutto per offrirti delle scuse. 

Invece non possiamo farlo più... c'è stato proibito... mi resta solo l'immaginazione, con la quale scrivo le parole di questo post. Compito mostruosamente arduo.

In ordine sparso, ti avrei sicuramente dovuto...

...chiedere scusa per averti trasmesso il gene dei "piedi piatti"... che ha caratterizzato quella tua inconfondibile camminata claudicante... e per averti dato in eredità quei problemi respiratori che ti sono costati non uno ma ben due interventi chirurgici precoci... 

...chiedere scusa per il mio pessimo autocontrollo... per non essere riuscito a trattenere, anche davanti a te, qualche volta l'ira per insignificanti cazzate (tipo una risposta del pc troppo lenta, una segnale tv o telefonico ballerino, un automobilista imbranato incontrato per strada, un gol subito dalla mia (e tua) squadra del cuore, e altre simili banalità)... 

...chiedere scusa per il mio sporco parlare, per qualche imprecazione gratuita, e comunque per non aver mai assecondato la tua devozione religiosa... (che hai saputo alimentare per conto tuo... perché sapevi scegliere, dall'alto della tua maturità)...

...chiedere scusa per non aver mai sottolineato a sufficienza la tua bellezza... soprattutto ultimamente, quando ce n'era ancor più valido motivo...

...chiedere scusa per il mio disappunto e per i miei rimproveri, quando eri bambina, per cose davvero inconsistenti, tipo le tue pose un po' troppo plastiche nelle foto... o per i tuoi approcci troppo timidi con la bici...

...chiedere scusa per il mio reiterato tentativo di spegnere il tuo entusiasmo natalizio... (chissà se l'avrai mai percepito, che era solo una provocazione... e che in realtà questa tua passione mi faceva piacere e mi divertiva...)

...chiedere scusa per aver probabilmente esternato troppe preoccupazioni sulla tua adolescenza, e offerto raccomandazioni eccessive, che possono in qualche modo averti infastidito o trasferito ansia... 

...chiedere scusa per la sobrietà con cui ti ho allevato... per il basso livello di comfort di auto (scomode, disordinate e no-optional) e casa (vecchia, fredda, buia e angusta), per averti dosato sotto un certo livello tecnologia e intrattenimenti, per aver stanziato budget ridicoli per lo shopping e averti sconsigliato firme e marchi famosi su occhiali, scarpe e vestiti, per non averti mai portato in vacanza in alloggi di lusso, o a mangiare in ristoranti raffinati... (avrei potuto essere decisamente un po' meno tirchio, non esserci più margine per rimediare è per me devastante... grazie comunque a te per non avermi mai chiesto niente di tutto ciò, e per non avermi fatto pesare questo mio difetto...)

...chiedere scusa per la poca fantasia nel farti i regali... con una frequenza al minimo sindacale, investimenti contenuti, e sempre ossessionatamente più utili che frivoli... (a proposito di tirchiaggine...)

...chiedere scusa per non averti mai nascosto il mio malumore quando capitava facesti panchina... (e grazie per non esserti mai fatta influenzare da me, e per le lezioni di umiltà che mi hai dato in quelle circostanze, con le tue sempre lucide controdeduzioni...

...chiedere scusa per tutte quelle domeniche che ho regalato al calcio dilettantistico, sottraendolo alla famiglia, magari pranzando per conto mio, di fretta, solo per compilare in tempo una distinta di gara, o rincasando tardi,m. magari al buio, da una trasferta in casinu, e magari anche di malumore...

...chiedere scusa per non aver mai avuto io le palle di emigrare, e averti costretto ad una vita provinciale, in un'isola dimenticata dal mondo, aspra, mal collegata e cara che fogu... che oltre a giornate soleggiate e paesaggi mozzafiato poco altro offre, soprattutto in prospettiva, alle nuove generazioni... 

Ma soprattutto... ...chiedere scusa per non aver sentito il telefono squillare e per non aver potuto rispondere alle tue chiamate quella mattina di domenica 24 marzo... e quindi per averti involontariamente spaventata... stato d'animo che ora reinterpreto, alla luce (ossimoro) dell'allora imminente ribaltamento della situazione.

Il tuo messaggio di risposta, letto adesso, brucia, soprattutto al pensiero che non ci sono state, ne ci saranno, occasioni per farmi perdonare, come mi ero ripromesso... 😔

...

Poi sento adesso di doverti anche...

...chiedere scusa per non essere riuscito a prevedere e/o a metterti al riparo da chissà quale causa possa aver scatenato la misteriosa e subdola malattia che ti ha portato via in modo così fulmineo e inaccettabile...

...chiedere scusa per essermela fatta addosso quando il personale dell'ambulanza ti ha prestato le prime cure a casa e per la mia latitanza in sala di rianimazione... quando sopraffatto dall'impotenza, e in preda alla disperazione, sono scappato a nascondermi come un coniglio...

...chiedere scusa per la mia assenza alle veglie di preghiera e soprattutto per la fugacità nel darti il mio ultimo saluto... esperienze estreme che non ho avuto la forza di affrontare...

...chiedere scusa per il mio attuale atteggiamento sicuramente irresponsabile nei confronti di tua mamma e di tua sorella, alle quali non riesco compiutamente a dimostrare ed esprimere i miei veri sentimenti, concentrato, come sono, solo nel mio dolore... e chiedere quindi scusa per non essere più il babbo che hai conosciuto, ma piuttosto una persona "sprogrammata", con testa, comportamenti ed esigenze di un bambino...

...chiedere scusa per non aver finora onorato la tua passione per il Cagliari, disertando lo stadio... e quella per il calcio in generale, che non mi emoziona più, e seguo disinteressatamente, solo per abitudine e semplice bisogno di rumori di sottofondo che mi facciano in qualche modo compagnia... 

...chiedere scusa per aver fatto personalizzare la tua maglia rossoblù (cosa che tu non hai mai ritenuto necessario fare)... per essermi impossessato del tuo borsello preferito, dal quale non riesco più a staccarmi... per aver distribuito un po' della tua roba in regalo a chi ti ha voluto bene (e sono in tanti...) 

...chiedere scusa per aver cercato ossessivamente, trovato e rubato la tua firma autografa per tatuarmela sul braccio 💓.

E infine, di doverti...

...chiedere scusa per questo blog, che in qualche modo va sicuramente contro la tua formattazione mentale, e confligge con la tua timidezza. Non è stato facile prendere la decisione di crearlo. Ne sarò mai sicuro che questa decisione sia stata la migliore. A me e alla tua famiglia interessa solo onorarti al meglio, raccontandoti alle persone toccate da quello che ti è capitato così prematuramente, offrendo loro esperienze e testimonianze che ti riguardano, con l'auspicio che possano, e riescano, a sopravvivere all'inesorabile trascorrere del tempo, il quale, altrimenti, tutto può sbiadire. Ho e abbiamo pensato che potesse essere lo strumento giusto... forse però anche un po' egoisticamente, per soddisfare la nostra necessità di trattenerti in qualche modo ancora presente tra noi. 

Io personalmente mi interrogo quotidianamente sull'opportunità o sull'inopportunità dell'iniziativa. Non sottovaluto nulla. Aggiusto spesso il tiro. Scrivo e cancello in continuazione. Non è facile mantenere lucidità e coerenza, quando lo sconforto è il sentimento prevalente. Quello che posso promettere, però, è che starò attento a cercare di non oltrepassare mai i confini della sobrietà, affidandomi anche alla sensibilità di chi legge e fidandomi di quella di chi scrive. 

Accompagno il post con la foto che hai scelto tu, per farmi gli auguri pubblicamente in occasione dell'ultima festa del papà 💕.. con il conforto, quindi, che almeno con questa non ti stia facendo un torto. Il giorno, quella foto mi ha riempito il cuore di orgoglio. Oggi me lo devasta. E a guardarla, è chiaro che il destino ha scelto proprio la persona sbagliata. Mai mi capaciterò del perché io sia qui a quasi cinquant'anni, e tu, che ti avvicinavi ai sedici, no. 

Manchi

Per sempre grato

Ciao Cucciola 😘