di M. Annita Sogus ...
Non so da dove incominciare perché a me è sempre piaciuto leggere e non scrivere. Forse sei stata tu mia piccola e grande Maricuccia a farmi prendere la penna in mano e poterti scrivere e poterti dire ciò che sento dentro di me da quando ci ai lasciati. Anche se... ....non sono sicura della tua lontananza perché tutto quel che vedo o tocco mi parla di te Marika.Certo che mi mancheranno i nostri pranzi in 5 e se a 6 meglio. Avevo detestato quando mettevo nel tuo piatto 40 mezze maniche perché con grande coraggio facevi la dieta. A cosa ti è servito tanto coraggio?? a niente... O nonnaaaaa!!! Poi finalmente mamma Sabrina anche lei con tanto sollievo aveva datto l'ordine che potevi incominciare a mangiare pasta e polpette rosse. Il giorno per fare festa avevo arrostito bistecche capocollo e a te piccola mia piacevano tanto senza sapere che sarebbe stata l'ultima festa che avresti passato con noi. Che fregatura!
Ho detto e ripeto che non sono brava a scrivere. Sono più le lacrime che le parole. O Marika come vorrei ricordare con te e con Manu di quando con il triciclo andavamo in piazzetta e vicino al fiume con il secchiello della frutta andavamo a dare da mangiare i cavalli con il piccolo che si chiamava Pinocchio.
O cara dolce mia nipotina sei e sarai sempre nei nostri cuori e pensieri. Se puoi insieme a tutti gli angeli da lassù vegliate sempre sulla tua e nostra famiglia tanto bisognosa.
Nonna Annita
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