di Fabrizio Pes, tuo babbo ...
Marika non è mai stata una tipa particolarmente appariscente. Anche se, va detto, manca un riscontro chiave... quello che avrebbe fornito l'estate, col fisico tirato a lucido.Forse per il suo essere "curvy" (ed è un complimento, giuro) o forse per stile personale, non era avvezza alla roba attillata, vestiva sportiva e indossava sempre felpe e magliette fondamentalmente abbondanti.
Se non perché capitava qualche saldo irrinunciabile, non ha mai cercato o preteso roba di marca e appagava negli outlet la propria sobrietà.
Non aveva un "guardaroba" extra-large. Pochi capi, ma scelti con cura. E guai a farle osservazioni sul suo modo di vestire. L'ha sempre difeso con forza, esprimendo molta fierezza. E' sempre stata a suo agio così, privilegiava la comodità. Inopportuno darle torto...
Mai una gonna. Preferenza per i leggings e soprattutto i jeans...
che sceglieva alla "moda", consumati e strappati, a concedersi forse l'unica omologazione alla massa in tema di abbigliamento. Scarpe, solo da ginnastica. Perlopiù bianche.In casa, dove peraltro portava regolarmente gli occhiali, indossava soprattutto tute ginniche (quelle della Polisportiva locale) e pigiami. Tranne nel periodo natalizio, quando non rinunciava mai al suo maglione preferito: bianco con le renne rosse, abbinato ai calzettoni. D'estate... nessuna variazione sul tema: solo magliette del grest e del camposcuola, di tutte le edizioni, dalle quali non si separava mai.
Chi ha la memoria più lunga, e può spingersi fino ai tempi dell'infanzia, non potrà non ricordare la tipica giacca peruviana, che ha portato fino a quando le maniche coprivano a malapena i gomiti.
Nell'ultimo anno erano definitivamente rimaste appese nell'armadio le sue iconiche giacche eye. Quella blu e quella bianca, con i "quattro mori" sulle maniche, che ha amato e usato in maniera veramente intensiva, quasi ossessiva, sia nelle occasioni formali che in quelle informali.
Aveva anche, ovviamente, un debole per il merchandising della sua squadra del cuore. E con orgoglio indossava la sua felpa adidas blu, e la maglia da gara rossoblu del Cagliari, stagione 22-23. E con altrettanto orgoglio sfoggiava spesso e volentieri quella bianca originale col n. 18 sul retro, indossata dal suo idolo Barella. Questa maglia è probabilmente quella che più compare nelle foto che la ritraggono.A completare il suo look, il borsello azzurro adidas, e il marchio di fabbrica: il sorriso. Quello che ora manca più di tutto 💔.
Per sempre grato.
Ciao Cucciola 😘
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